E se ci costruissimo le batterie?

Discussione in 'Handmade' iniziata da Havokhin, 13 Luglio 2021.

  1. Havokhin

    Havokhin Mercante RC

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    No, non intendo che si debba andare ad estrarre il litio :D, parlo ovviamente delle batterie cilindriche 18650/21700 che comunemente si trovano nei portatili e in tanti oggetti di uso quotidiano.

    Ovviamente va scelta quella giusta per i nostri scopi, ma vi sono casi in cui è possibile passare da lipo "classiche" da modellismo, alle batterie cilindriche.

    Vantaggi: i pacchi possono assumere forme particolari, all'aumentare della capacità, il rapporto capacità/peso diventa veramente vantaggioso, si possono comunque ottenere ottime scariche di Ampère (per uno scaler) e anche il risparmio non scherza (leggere gli svantaggi però)

    Svantaggi: al variare della capacità il peso della cella non varia, quindi quelle con meno mAh (di solito le più performanti) peseranno come quelle più grosse, ergo difficilmente le vorrete su un paso piuma.
    La costruzione può avvenire anche con un semplice saldatore, ma ve lo consiglierei molto potente, per minimizzare i tempi di riscaldamento della cella, oppure, con saldatori a punti discretamente costosi (si possono autocostruire con un discreto risparmio)

    Quindi, veniamo alla parte interessante; la mia Lab Car gira con due pacchi 1s6p in serie (2s totali), costruiti così per comodità e layout, ora ho intenzione di passare alle 3s, quindi modificherò i pacchi in due 3s2p da mettere in parallelo.

    Inizio quindi con lo scorticare le coperture in PETG e plastidip del primo pacco

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    Come vedete ci sono tracce di ruggine, ergo non usate il PETG per le coperture, per non gli si attacca una ceppa; ASA, ABS, PLA, termoretraibile, silicone, ma non PETG.
    Nel caso di batterie nuove non avrete problemi, in quest caso ho strappato un po' delle vecchie barrette di nickel e passato con carta 400 e alcool le porzioni che ho mantenuto

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    Fase successiva predisporre le piastrine da saldare, dovete pensare il layout, provarlo e capire che forma serve per i vari collegamenti: due consigli che mi sento di dare:
    • Quando dico pensare il layout significa che dovete già "montare" la batteria in sede sul modello, capire dove fare i collegamenti, come farli, quali piastrine e con che forma/lunghezza vi servono, capire posizione connettore, cavi, bilanciamenti, ecc... insomma, finchè non vi è chiaro dove montare, cosa montare, e la sequenza non tirate fuori il saldatore
    • Nel fare questo coprite i poli con dello scotch, o finisce che sfiammate qualche cella :D:D:D:D
    Nel mio caso il layout era lo stesso, solo che al posto dei negativi tutti verso il centro ho ribaltato una coppia di celle per creare due percorsi affiancati + - + - + -
    Definito tutto si saldano i cavi, da fare prima di saldare le celle nel mio caso perchè posso scaldare quanto voglio il nickel; in caso di saldatore classico credo sia meglio almeno colare stagno in tutti i punti nel quale vi servirà, per velocizzare poi le saldature a bordo cella

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    Si parte, scotch per tenere la piastrina e linguette stampate per la forma

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    Ecco il vero protagonista, la saldatrice a punti, fate in pochi minuti un lavoro tedioso, con risultati accettabili anche per un incapace come me :D

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    Sana spennallata di protettivo ( lo uso su esc, rx, e bec che restano scoperti anche nei guadi, 0 problemi).
    Notate le 6 celle già saldate, la piastrina con il filo rosso verrà piegata per portare le celle di sinistra nella posizione finale

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    Mancano solo le piastrina del cavo di potenza

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    Finita e in fase di controllo al caricabatterie

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    In realtà, visto il fallimento del PETG+plastidip, modificherò il cavo di potenza, dovrebbe risultare non problematico perchè devo solo sciogliere lo stagno e riposizionarlo, quindi non scalderò le celle; mi è necessario per creare un design che spero sia veramente a prova d'acqua, appena fatto posterò un paio di foto conclusive.


    Un appunto, nel caso di uso con il saldatore classico, le batterie possono essere comprate con le linguette di nickel già saldate, cosa che consiglio vivamente, per non andare a surriscaldare direttamente la cella per fissarci la linguetta.
     
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  2. ktm

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    ottimo lavoro (come sempre) :nice::nice::nice:

    per esperienza (oltre un decennio fà ormai :D:D:D) sui pacchi NiMh da touring, la parte più critica nel creare un pacco batterie ben fatto, è proprio la saldatura delle celle.
    serve un apporto termico consistente (c'è molta dispersione di calore su un pacco batterie) ma anche rapido, per far sciogliere bene lo stagno senza scaldare la cella.
    ed i saldatori a stagno classici non sono in grado di farlo: utilizzandoli, il risultato è che si rimane a lungo in riscaldo (la cella ne soffre), ma si ottiene solo un'incollatura superficiale dello stagno (ok, è una brasatura, quindi comunque non si giunge a fusione) che si stacca al primo piccolo sforzo.

    la saldatrice a punti risolve tutti questi problemi!
     
  3. alex71

    alex71 Mercante RC Photo_Pro

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    Ottimo lavoro e bella guida. Io seguo la tua strada gia da un po, ma uso 18650, meno capienti ma con qualche A di spunto in piu. Per agevolare la saldatura prendo quelle con gia la linguetta attaccata per non impazzire con lo stagnatore, come ktm ho gia avuto esperienze con le sub c, so che e' abbastanza rognoso, servono minimo 100 w e mano ferma.
     
  4. ktm

    ktm degustatore di casoncelli

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    più che mano ferma, direi mano insensibile alle alte temperature
     
  5. landrover

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    ottimo post, un tutorial che merita di essere salvato oltre che letto!
     
  6. Rockspider

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    Io ho usato delle celle 18650 per veicoli di dimensioni limitate, il vantaggio è che ne bastano due sole se si sceglie una buona cella con alti Ampere di scarica. Ci sono celle per torce elettriche o per vaping che arrivano ad erogare decine di Ampere in spunto, e su un modello leggero tipo crawler sono più che sufficienti. Le Sony VTC5 e VTC6 per me vanno benissimo e si trovano gia con le linguette saldate. Un pacchettino con due Sony VTC5 18650 pesa un etto o poco più a seconda dei cavi, ed ha uno spunto nominale di 20A con capacità di 2500mAh.
    Altro utilizzo che mi sento di consigliare è per alimentare le radio. Mentre le lipo dei modelli ci premuriamo di scaricarle e metterle in storage, le lipo della radio spesso vivono dimenticate nella radio fino a che non serve ricaricarle. Fin troppo spesso la radio viene messa da parte tra un utilizzo e l'altro con le lipo ancora molto cariche e questo a lungo andare le danneggia (io ne ho gonfiate un paio così...:mad:)
    Grosso vantaggio delle li-ion cilindriche è di sopportare molto meglio l'autoscarica senza rigonfiamenti e senza perdere apprezzabilmente di capacità.
    Ho quindi dremellato parte del portabatteria originale della radio per farci stare un paio di 18650 (comunissime vecchie Samsung da 2000mAh) ed ho risolto i problemi di batteria della radio, anche mettendola da parte carica ;)
    (chiaramente ho realizzato un pacchettino con due celle, cavetto alimentazione e cavetto bilanciatore per la ricarica, e termoretraibile, così da utilizzarlo plug-n-play nella presa lipo originale della radio)
     
    Last edited: 14 Luglio 2021
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  7. Rockspider

    Rockspider Lo zio chi?... Staff Member Admin

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    NOTA per quanto riguarda la corrosione:
    visto che Havokhin ha avuto problemi di corrosione delle celle, aggiungo una considerazione: é importante proteggere dalla corrosione queste celle. Nel polo positivo è racchiusa una valvolina di sicurezza che serve a far sfiatare i gas in pressione in caso di sovraccarico e surriscaldamento della cella. Se l'ossidazione va ad interferire col funzionamento della valvolina (e da fuori non lo potete vedere) l'utilizzo delle celle diventa rischioso!
    Evitate quindi di far bagnare le celle se non le avete protette adeguatamente.
    Io eviterei anche il plastidip, proprio per non interferire con la valvolina.

    Secondo me è meglio un approccio "aperto". Proteggere i contatti con olio spray tipo CRC6-66 e lasciare che si bagnino in caso di guadi (acqua dolce! NO acqua di mare!!!) e risciaquarle ed asciugarle accuratamente dopo l'uso, con ri-applicazione del CRC.
    Questa però è solo la mia opinione personale, per cui se qualcuno le conosce meglio sono beneaccetti tutti i consigli :)
     
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  8. landrover

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    vedo che tu ne conosci già parecchio!
    piccolo OT su queste celle: io le ho solo avute in quei mezzi cinesi tipo Feyue e HBX Thrust dove erano date con il mezzo, celle cilindriche da 1800 mah in pacchi da 2s, niente di che come batterie (queste di cui parlo) funzionavano ma mi sembravano che si esaurissero in fretta per essere da 1800, nota positiva il fatto che con le celle metalliche non si ha paura che la lipo si rovini/buchi
    non sapevo del foro di sfiato delle celle, che non si vede essendo il pacco di queste litio cinesi sigillato in termoretraibile azzurro
    se volessi rifarle, comprerò le celle come ha fatto @Havokhin
     
  9. @Maxcipollino@

    @Maxcipollino@ Viceadmin Staff Member Admin

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    no, dai, l'appuntatrice per le piastrine è F A V O L O S A !!!
     
  10. ktm

    ktm degustatore di casoncelli

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    sapevo che questo è sempre presente sulle NiMh.

    ma non pensavo che fosse applicabile anche sulle batterie al litio.
    in effetti, a pensarci bene, le lipo da modellismo classiche si gonfiano a causa dei gas interni.
     
  11. Rockspider

    Rockspider Lo zio chi?... Staff Member Admin

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    Eh sì, infatti la valvola serve proprio per evitare che l'involucro in lamierino, con i gas in pressione, possa esplodere. La valvola deve funzionare bene e richiudersi dopo aver sfiatato
     
  12. Havokhin

    Havokhin Mercante RC

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    Grazie.


    Parzialmente d'accordo (magari da oggi un po' di più :D, dopo spiego).

    Vero che si può tappare la valvola, ma col termo retraibile un po' di aria resta (plastidip un po' meno), e se si usa una colla debole può sollevarlo nel caso serva; d'altronde giriamo con LiPo che non hanno questa sicurezza e non sembra che nessuno se ne preoccupi.

    Detto questo, sconsiglio di risaldare celle usate, e/o di non distanziarle con uno spessore (anche pochi decimi): la colpa è tutta mia, nel senso che ho ispezionato il secondo pacco per posizionare gli strappi sul termo blu verso l'esterno (per coprirli poi col nuovo termo), ma, o ho sbagliato a ruotarne una, o non ho visto un taglio; fattosta che mi sono andate in corto mentre finivo il pacco.

    Bene, sfiammano di brutto, ma devo dire che restano relativamente sicure: le avevo in mano al momento del corto e non ho nessun tipo di abrasione/ustione; ho fatto in tempo a mollarle e allontanarmi.

    Nuove non ci sono problemi, messe all'interno del mezzo pure: le mie erano all'esterno e con una protezione minima (platidip). Un foglio di PETG da due layer interposto tra le varie celle risolve tutti i problemi, anche con segni sul termo originale.
     
    Last edited: 19 Luglio 2021
  13. ktm

    ktm degustatore di casoncelli

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    da casa mia ho visto questo:

    [​IMG]
     
  14. Rockspider

    Rockspider Lo zio chi?... Staff Member Admin

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    Per fortuna ti è andata bene! :eek:
    I distanziali servono, sia i dischetti forati da mettere di testa, sia dei divisori longitudinali. Sarebbe meglio che i divisori fossero in materiale non termoplastico, in modo che non si squagli tutto per un eventuale surriscaldamento, peggiorando la situazione. Sulle vecchie nicad/nimh usavamo una sorta di cartoncino fibroso, non so che materiale fosse esattamente, e non credo sia compatibile con le immersioni... :confused:
     
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  15. alex71

    alex71 Mercante RC Photo_Pro

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    Io Ho visto che l'isolamento del positivo con la cassa (che fa tutta da negativo) e' fatto con il sottilissimo strato dell'involucro, spesse volte saldando il positivo ho sciolto la parte isolante facendo corto (ecco perche poi le cerco solo con le linguelle). ora nel dubbio, lato positivo, ci metto un pezzo di nastro isolante sotto le linguelle, si sa mai.

    Io direi che il vantaggio piu grande di queste celle sono le dimensioni e quindi la modulabilita (18650 sta per 18 mm x 65 mm).
    OT: Nel mio caso tutto nasce dal voler alimentare una lampada da tavolo nata per la 220. Presa dai cinesi perche pensavo fosse a pile ricaricabile (in foto non c'erano cavetti :)) mi sono interstardito a volerla fare a pile, con un lavoro ben fatto. Ho un sacco di lampade da tavolo con alimentazione esterna attraverso lipo, solo che e' scomodo e brutto a vedersi con cavetti che escono ecc. Poi in questo caso la luce della lampada era molto bella, calda, non bianchissima, sparata, tipica dei led.
    Essendo che la base della lampada era spessa 20 mm con una larghezza da 80 mm (quasi tonda) non sono riuscito a trovare una lipo 3s di dimensioni adeguate e son caduto sulle 18650. Tra l'altro questa lampada andava a 9.5-10 V quindi ho dovuto infilarci pure un regolatore di tensione, ma funge tutt'ora e dura parecchio (direi circa 8 ore) e soprattutto la posso lasciare carica a manetta senza patemi e lasciarla tra gli attrezzi.
     
  16. landrover

    landrover Senior

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    Ottima idea quella del nastro.
    La saldatura delle lamelle l'hai fatta con normale saldatore da stagno? hai avuto problemi o dovuto fare qualcosa di particolare?
     
  17. alex71

    alex71 Mercante RC Photo_Pro

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    No con le lamelle la saldatura e' semplice, si fa con normalissimo stagnatore da 60 w,
     
  18. landrover

    landrover Senior

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    grazie della conferma!
     
  19. fascao

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    Ciao, io bazzico in e-bike e la costruzione della batteria personalizzata è quasi una norma. Aldilà della necessaria pratica e attrezzatura , non ci si inventa saldatori di celle litio ! , ad oggi subentra il costo schizzatoalle stelle delle celle di qualità e comprare una batteria da RC originale mi sembra ancora la scelta migliore. Parere mio non condivisibile ma fondato.
     
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  20. zenith

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    Esistono anche i portabatteria per le 18650 che eliminano la necessità di saldarle 51xTYf1YebL._AC_SY780_.jpg
     
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