Tamiya Blitzer Beetle

Eccomi qua. A meno di un mese dai sessanta ancora gioco con le macchinine. Tanto per cambiare stavolta una Tamiya...
Perché un Blitzer Beetle? Non lo so. Un po' il maggiolino mi é sempre piaciuto, un po' perche ha un costo abbordabile, soprattutto perché come buona parte degli entry level di Tamiya per generosità di spazi e reperibilità di parti si presta a tagli e ritagli ed impegna quel tot di tempo diversamente occupato a picchiati i diti sullo schermo dello smartphone.
E allora, accattato la scatola sul sito online in EU al miglior prezzo mi sono dedicato alla costruzione rivista e corretta di questo ennesimo inquilino delle mie mensole. Qualcosa come oltre trenta, tra modelli montati e scatole in attesa, alcune attenderanno inutilmente...



Optional d'obbligo, pensando a qualche giretto sul prato di casa, i cuscinetti...

 

Quella sopra era una foto " per prova"... Direi che va.

 

Breve storia. Il modello é una riedizione del 2011 ancora in commercio. La prima versione è del 1994, ed è basato sul telaio della famiglia Falcon, 1986. Quindi roba da era dell'oro del modellismo. The Falcon, Bear Hawks, Stadium Blitzer, Blitzer Beetle e Stadium Thunder sono i modelli con questa stessa base. Tranne i due primi, buggy, questi sono stati tutti rieditati tra il 2010 ed il 2012. Da quel che vedo attualmente il solo Blitzer Beetle è ancora in " periodica" produzione.

 

La meccanica è 2wd, telaio a vaschetta, tutta plastica, motore a sbalzo posteriore come standard in uso in quegli anni. Di base non cuscinettato, dotato di ammortizzatori ad olio CVD Tamiya ( che male male non sono, finché non si aspira all' effetto BLING BLING dei vari hopup. Avantreno e retrotreno si avvitano alla vaschetta che non fa altro che accogliere l elettronica del modello.
Vi risparmio le fasi del montaggio di alcune parti basic; il differenziale è di quelli non sigillati,quindi niente olio ma semplice grasso. Ho voluto provare a renderli un po' più duro usando il tipo AW piuttosto che quello fornito di scatola.



Cascata di ingranaggi inscatolata, dogbone, braccetti componibili...diciamo dotazione standard per un progetto di quarant'anni fa circa





E il retrotreno ce lo siamo portati a casa.

 

La vaschetta...



E qui iniziamo a camminare fuori dal sentiero tracciato dal manuale. Il signor Tamiya anche in questo caso decise di montare il servo dello sterzo a filo del telaio, con salvaservo diretto e tiranti collegati alle ruote. Quella coppia foro ed asola sul fondo del telaio, alla sinistra della foto servono per fissare le colonnine, il servo resta sdraiato e il salvaservo di affaccia oltre il bordo. Ovviamente i tiranti hanno lunghezze differenti visto che il salvaservo risulta non al centro del telaio.



A questo viene associato un certo angolo tra l uniball al salvaservo e il corrispettivo al fusello ruota, che varia con il movimento della sospensione con risultati ridicoli in termini di modifica dell assetto durante la marcia sullo sconnesso. Va beh, ridicolo é anche bello però... In rete é mappata una modifica easy che prevede l' inversione dei fuselli destro con sinistro, che genera una limitazione dell' angolo di sterzata, che può essere corretta asportando materiale dal braccetto inferiore. Ma secondo voi un utente S&C può accontentarsi e digerire una cosa del genere? Piuttosto mi tengo il ridicolo di scatola ...

 

Piuttosto ne penso una diversa, magari un sistema a doppia colonnina ... Doppia colonnina che dovrei aver avanzato tra la dotazione di qualche altro modello .
Beh, in casa mi trovo il sistema della Top Force, telaio DF01. Poi quello della DB01, quelli della M07 concept, forse qualcosa della TD02 Astute. Nuuu, mi sa che la TD02 Astute non ve l'ho fatta vedere ...
Recupero gli sprue avanzati da quel big casinò che ho un caverna e ci provo ... ad immaginare se di può fare. Vabbè, in realtà é una modelcopiata. In rete c'è chi l' ha già fatto con un kit doppia colonnina della associated ma oggi pare introvabile. Quindi copio l' idea ma devo realizzarla con qualcosa di simile sulla base di qualche foto trovata in rete.
Alla fine mi decido per il sistema di M07, quelli fornirà la base. Disponibili le plastiche, recuperati i cuscinetti, da inventarsi Ke colonnine.

Primo passo, un paio di buchi. Le colonnine andranno lì. Per dare un po' di supporto sotto utilizza una piastrina derivata da un supporto FRP per mini4wd



Viti lunghe e tubetto inox 5x3. Il 5 ho dovuto ripassarlo con tela smeriglio perché sennò colca che ci infilavo i cuscinetti.



Sistema di sterzo montato.



Ulteriori due fori a telaio ed anche il servo, un low profile, trova posto



Peccato solo non essere di quei pochi millimetri più abbondanti...

 

E mentre allegramente mi mandavo a quel paese, me e le mie modifiche improbabili, mi imbatto in una foto che ricorda troppo la mia. Già qualcuno ha utilizzato le stesse parti d ha avuto le stesse difficoltà...e come le avrà risolte? Un modelcopier deve trovare risposte...
E niente, la soluzione é asportare materiale.



E gestire il tutto... Asporta e asporta si arriva anche al capolinea



Lì é dove dovrebbero mordere le due viti che fissano l avantreno al telaio. Sarà meglio trovare una soluzione che garantisca maggior resistenza di due autofilettanti infilate in una cava...
Saranno due viti passanti, avvitate da sotto, e sopra un dadino autobloccante a chiudere.



Fusello acquistato per un telaio DT03 e non usato con perno lungo recuperato dai fuselli ti scatola, tiranti di sterzo realizzati con barra filettata .

 

quella è una zona abbastanza delicata in cui asportare materiale, ma la piastrina superiore di chiusura dell'avantreno dovrebbe comunque garantire la solidità necessaria.

 

Boh, si vedrà. Alla peggio cambierò la vaschetta e mensolerò come da manuale. Comunque zone deboli ce ne sono parecchie in mezzo a tutta questa plastica. Sono riedizioni fatte con gli stessi materiali delle originali.



All anteriore gli ammortizzatori sono fissati al supporto su colonnine che sporgono di un centimetro abbondante. Ovvio che alla fine, tra botte e svitavvita la plastica si crepi e sfiletti. Al posteriore idem. Alla fine ho inserito della barra filettata dietro e una vite lunga passante davanti, che alla prima occasione sostituito con una barra, più comoda se devi smontare parti.





Due dadini di qua e smonti i supporti, due dadini di la e smonti gli ammortizzatori.

Capitolo ammortizzatori. Beh, ci ho provato ad usare altri che avevo avanzato in casa... Fallito miseramente. Troppo lunghi. 100 al posteriore e 80 all anteriore, al posto di 94/70 di scatola. I 100 ancora ancora ma davanti non é gestibile. Oltretutto sono ammortizzatori uso scaler poco adatti ad un mezzo ben più veloce, parere mio.
Però ci stavano benissimo...




Vabbè, ho assemblato ed utilizzato i CVD di scatola.



Dai, bella lo stesso e funziona meglio



Prima idea di come potrebbe apparire.





Eh, così é. Rimane che il cerchio arancio lo avrei preferito di altro colore, e vista dal vivo la carrozzeria la vedrei più bassa sul telaio . E già così, sul banchetto, in compressione le gomme posteriori sfiorano i passaruota. Già le vedo contro, sotto sollecitazione off-road...

 

Nel frattempo ho recuperato lo stucco per chiudere i fori in più ska carrozzeria e per provare a nascondere la giunzione tra cofano e musetto. So già che mi impegnerò poco, non sono capace e verrà una porcata.

Però sta carrozza la vedo troppo alta ...

 

Ho deciso di abbassare e tagliare. Poca roba, neh. Diciamo tutto quello che riesco a recuperare senza rifare supporti o inventare cose strane.

Abbassare dietro é semplice, due forellini e scende.



Così ho abbassato di un 12 mm. L anteriore mi ha dato qualche pensiero in più, volendo restare in un ambito di modifica di semplice esecuzione. Però l ho risolta con qualche amputazione...

Da questo



A questo



E visto che siamo in tema di taglia e frattaglia... usciamo l artista che é in noi.





Più qualche altro scasso nascosto perché alla fine abbassi tutto ma devi dare anche modo agli ammortizzatori di lavorare liberi...

 

Risultato:





Non c'è la posso fare...






Con cerchi HPI e gommoni...troppo grandi che ballano sul cerchio.



Peccato perché il gommone era carino. Ho anche i cerchi giusti ma va trovato modo di trasformare il fusello anteriore per avere l esagono 12 anche lì.

Quindi ho recuperato una seconda coppia di gomme posteriori ( le anteriori sono più strette e su questi cerchi sono inutilizzabili) ed il risultato é questo





Step successivo, dipingiamo. Non appena il tempo si mette al bello...

 

urka! dei cerchietti da nulla altro che steroidi, questo maggiolino lo hai esposto a radiazioni con hulk

 

e io che pensavo fosse un rilassante montaggio tamiya...
invece lo stai rivoltando da cima a fondo...

per i cerchi, io lascerei gli originali (se vuoi anche mantenere lo schema di colori di scatola, che è molto bello).
anche perchè gomme più grandi = più sollecitazioni sulla meccanica.

a questo punto sostituirei i tiranti superiori dei braccetti con manine e barra filetatta dx-sx.

dettaglio da pignolo: viti a brugola mischiate con viti a croce, ed alcuni dadi non autobloccanti (all'anteriore) con le viti da tagliare.

 

Viti lunghe e dadi li davanti sono quelle di mr Tamiya, e posso pensare anche ad un autobloccante. Invece quando prendo viti ad uso modellistico scelgo sempre tra quelle a brugola per comodità. Non mi disturba se palesano un qualcosa di fuori specifica, anzi.

 

sui modelli normali anche io uso viti a brugola.

ma sui miei modelli tamiya, uso solo viti tamiya. dove non riesco (misure strane o non disponibili nella mia scorta), cerco di metterle con disegni simili.
se proprio non trovo nulla, ripiego sulle moderne ad esagono incassato. ma rimango triste.

 

Pasticciato con un po' di vernice e appiccicato delle decorazioni self made

 

sta venendo proprio bene!

 

Beh, pasticciato proprio non direi...

 

Suppergiú finito. Pochi altri adesivi, gli specchietti alternativi di derivazione touring, pensati per carrozzeria in lexan, purtroppo non riesco ad adattarli agli ingombri di ABS e finestrini. Vedrò se usare gli originali, che durano il tempo di un ruzzolone, oppure fare senza. Forse vi mostro il motore per la prima volta...





Un brushed "d'annata".